Strumenti per facilitare, 2° livello

Collaudare mappe e tecniche per facilitare relazioni e gruppi. Raccordare le “4F”. Applicare in contesti difficili e complessi.

Il mondo è in difficoltà e col mondo tutti noi. La “facilitazione” è un approccio, uno strumento, una mentalità che mette al centro tre aspetti: gestione-risveglio, senso collettivo, unione. La “facilitazione” incrementa in senso migliorativo i fattori di democrazia, lavoro, salute. Per stare meglio con sé e con gli altri, per muovere con maggiore efficacia il lavoro e i gruppi. La Facilitazione esperta (2) è il modello di sintesi e applicazione da noi elaborato nel 2005, una nuovissima area di competenze sempre più indispensabili per capi, coordinatori, professionisti, consulenti, educatori, cittadini, genitori, tutti gli adulti.

REQUISITI DI ACCESSO
L’accesso è per chi ha svolto il 1° liv. della Scuola Facilitatori. Nei casi di expertise collaudato possono entrare soggetti in possesso di lauree e formazioni inerenti, 25 iscritti max.

DURATA
50 ore, quattro moduli di fine-settimana con cadenza mensile, più 10 ore di tirocinio.

OBIETTIVI
Nel solco didattico tracciato dalla Scuola, i punti forti del 2° liv. del MasterFace sono:

  • Consolidamento dei metodi della Facilitazione esperta.
  • Capacità di applicazione presso tavoli, forum, gruppi.
  • Lavoro su di sé, crescita, cura del proprio negativo.
  • Approfondimento dell’interconnessione tra biologia (natura) e persone e situazioni (cultura).

PROGRAMMA

I. Metodi chiave della Facilitazione esperta

  • Perché abbiamo bisogno di facilitazione e di facilitatori
  • Face-model, le “2P” e le “4F”, capacità essenziali
  • Le tecniche, completamento della cassetta di 2° liv.
  • Il comportamento è “natural-culturale”, innato-e-appreso
  • Negativo e positivo, le due nature variabili
  • Facilitazione: questione di metodi e di atteggiamento
  • Sviluppo dei fattori di calore sociale e ingaggio

II. I diversi setting di facilitazione, casi pratici

  • Interventi con le persone coinvolte direttamente
  • Facilitazione nei team di lavoro
  • Facilitazione nelle organizzazioni, l’interconnessione emozione-azione
  • Gestione di conflitti, malessere, la mediazione, le riunioni di ascolto
  • Riunioni produttive e intervento facilitatore in posizione “terza”
  • Rispetto e spinta a coinvolgimento, impegno, convivenza lavorativa

III. Circolarità e profondità, far star bene, teoria e pratica

♦ Ascolto profondo e comunicazione ecologica, Liss ♦ Connessione di due differenze, Hebb ♦ Mente relazionale e integrazione, Siegel ♦ Cervello sociale, Cozolino ♦ Teoria polivagale, Porges ♦ Biologia della persona, Dana ♦ Dinamica di gruppo, Lewin ♦ Consulenza umile e creazione della fiducia, Schein ♦ Sicurezza psicologica e gruppi senza paura, Edmondson ♦ Apprendimento esperienziale, Kolb ♦ Intelligenza di unire, De Sario ♦ Respiro consapevole, Kabat-Zinn

Esercitazioni, casi concreti, allenamento, tirocinio, dove e come facilitare

QUOTA DI ISCRIZIONE
Consultare i programmi aggiornati periodicamente.


2. La Facilitazione esperta connette fattori provenienti da management comportamentale (Kets de Vries, Schein, Thaler, Weick); psicologia sociale (Bion, Dana, Ekman, Goleman, James, Lewin, Liss, Rogers, Spaltro, Stern, Zimbardo); neurobiologia interpersonale (Cozolino, Damasio, LeDoux, MacLean, Maturana, Panksepp, Porges, Siegel); pedagogia attiva (Knowles, Morin, Tich Nath Hanh).