Metodi per facilitare, 1° livello

Introduzione agli strumenti della “facilitazione esperta” nelle sue “4F” fondamentali. Integrare corpo, emozioni e relazioni, per facilitare gruppi e facilitare sé.

Nel 2005 abbiamo codificato il modello della “facilitazione esperta (1)”, nel 2010 abbiamo compreso che era necessario diffonderne le funzioni (più che il ruolo), nel 2017 abbiamo individuato le sue possibili finalità più ampie, oltre al saper coinvolgere e attivare, la facilitazione e un facilitatore accompagnano i soggetti a passare dai piccoli interessi particolari a interessi di insieme, offrendosi come “funzione-ponte” per unire. Facilitazione è il concentrato operativo di fare gruppo, culture collettive, intelligenza di unire.

Nel pieno delle emergenze e dei tanti cigni neri, la funzione alla facilitazione è strategica per i capi, ma anche per i membri dei gruppi, i professionisti, gli operatori del sociale, i formatori. Per il coinvolgimento e l’attivazione delle persone nelle aziende e nel sociale.

REQUISITI DI ACCESSO
Aperto a tutti, 25 iscritti max.

DURATA
50 ore, quattro moduli di fine-settimana con cadenza mensile, più 10 ore di tirocinio.

OBIETTIVI

  • Acquisire il metodo della Facilitazione esperta.
  • Apprendimento pratico e applicativo delle “4F”.
  • Prove di dualità, prospettiva ecologica, generativa.
  • Self-facilitatore, lavoro sulle proprie aree di forza e di debolezza personali.

PROGRAMMA
Le basi della Facilitazione esperta, approccio biosistemico, collegamento natural-culturale.
Il “face-model” e le “4F”, le capacità facilitatrici.

I. Area dell’organizzazione, fare

  • Coordinare “F1”. Curare azione e relazione, fare+parlare
  • Metodi efficaci per condurre azioni, tavoli, aule, progetti
  • Tre cervelli dei gruppi, Tre comportamenti automatici, primi cenni sul comportamento, l’ingaggio come chiave
  • Tecniche: Apprezzamento, Critica costruttiva, Sicurezza psicologica, Doppia cornice, Corpo esperto, Calore sociale

II. Area del coinvolgimento dialogico, comunicare

  • Coinvolgere “F2”. Alternare punto di vista personale e punto di vista dell’altro. Frequenti barriere distorsive
  • Strumenti per la dialogicità, l’immedesimazione, la negoziazione
  • L’ascolto attivo, profondo e concentrato, galleria dei feedback
  • Tecniche: Io-assertivo, Brevità e ritmo, Cambio turno (no ai monologhi), Negoziazione

III. Area delle emozioni, gestire negatività

  • Aiutare “F3”. Non soffocare le negatività (conflitti, malessere, errori), accogliere, contenere, trasformare
  • Metodi per la relazione di aiuto, la trasformazione delle negatività
  • Negatività: l’altro, il gruppo, riparazione ex-post, proprio negativo
  • Tecniche: Parola chiave e direzionale, Tripletta, Terzo tempo, Curo il mio negativo

IV. Area dell’impegno e della positività, costruire

  • Attivare “F4”. Competenze per sviluppare impegno, presenza, voglia di fare, utilizzare ciò che c’è
  • Strumenti per attivare, risvegliare, mobilizzare, la spinta che attiva
  • Tecniche: Riunione produttiva, Riunione di ascolto, Metodi per attivare, Forme vitali del facilitatore
  • Agenda delle 25 tecniche (1° liv.). Meno prediche e più pratiche!

QUOTA DI ISCRIZIONE
Consultare i programmi aggiornati periodicamente.

 


1. La Facilitazione esperta integra scienze e metodi provenienti da: Management comportamentale (Edmondson, Kahneman, Kets de Vries, Nonaka, Schein, Thaler, Weick, Zak); Psicologia sociale (Bion, Ekman, Goleman, Lewin, Liss, Rogers, Spaltro, Stern, Zimbardo); Neurobiologia interpersonale (Cozolino, Damasio, Davidson, LeDoux, MacLean, Maturana, Panksepp, Porges, Siegel); Pedagogia attiva (Bateson, Dewey, Kabat-Zinn, Knowles, Kolb, Morin, Nussbaum).