Fare il Facilitatore, 3° livello

Avvio al ruolo di “facilitatore esperto”, definizione completa delle capacità facilitatrici da introdurre nei contesti complessi.

La definizione delle capacità facilitatrici esperte serve per ultimare l’apprendimento di un’arte, una capacità, una scienza sempre più necessaria e strategica: di unire e aiutare persone e gruppi. Facilitazione è lo strumento strategico giusto per il lavoro, la democrazia, la salute.

REQUISITI DI ACCESSO
Allievi che hanno svolto il 2° liv. della Scuola. Accesso inoltre a persone con formazioni avanzate in area umanistica ed economica: per coloro che subentrano, sono previste 4 ore di “recupero” extra (canale digitale), da sostenere a parte della quota del 3° liv.

DURATA
60 ore di aula (42 ore in presenza, 18 ore online).

OBIETTIVI

  • Rinforzo e fluidità di applicazione dei metodi.
  • Esercizi di integrazione di cervello-parole-comportamento.
  • I passi salienti dal cliente al tavolo.
  • Self: “curo il mio negativo”, “curo la mia presenza”.
  • Ricerca del proprio stile personale di facilitazione.

PROGRAMMA

I. Facilitazione esperta: studi, mappe, strumenti “face”

  • Applicazioni del Face-model, messa in campo della Dualità
  • Consolidamento di Circolarità, Profondità, Ritmo
  • Stare in mezzo alle persone, le quattro dimensioni
  • Consulenza di processo, sviluppi di ricerca umile (E. Schein)
  • Pratiche dialogiche e il lavoro di rete (T. Arnkil, J. Seikkula, D. Bohm)
  • Fare gruppo, campo di forze, ambivalenza, interdipendenza (K. Lewin, E. Spaltro, C. Kaneklin, G.P. Quaglino)
  • Archeologia della mente e le emozioni umane (J. Panksepp)
  • Scienza della negatività (S. Baron-Cohen, M. Benasayag, R. Wrangham, P. Zimbardo)
  • Cervello umano, emozione e ragione (A. Damasio, J. LeDoux)
  • Mente relazionale (J. Cacioppo, L. Cozolino, D. Siegel) e mente incarnata (V. Gallese, S. Hustvedt)
  • Organizzazioni innovative, spinta gentile (R. Thaler, R. Viale, K. Weick, O. Scharmer, P. Zak)

II. Il processo di facilitazione

  • Analisi della domanda, dal primo contatto all’intervento
  • Facilitazione al tavolo, sintesi di 10 punti chiave
  • Il “terzo” negli scambi e nei gruppi, la forma distintiva del facilitatore
  • Sosta nella complicazione: “negaman”, negative-list, caratteristiche
  • Elementi per progettare un intervento: ingaggio, contenuto, ritmo
  • Ventaglio delle forme di aiuto, la Facilitazione in azienda
  • Strumenti operativi del facilitatore
  • Casi concreti, esercitazioni

III. Il facilitatore esperto, tecniche avanzate di 3° liv.

  • Apprezzamento, assaporamento, artenuare, accettazione, “a tamburo”
  • Cinque Attenzioni, arte del riconoscimento
  • Ingaggio sociale, Calore sociale, Sicurezza psicologica
  • Curo la mia presenza, respiro, mindfulness, tono corporeo, emozioni
  • Corpo esperto, Corpo piccolo, Empatia corporea (livelli avanzati)
  • Guidare e farsi guidare, negoziazione, coraggio di mediare
  • Parola chiave, Parole corte, Parole povere, Parole che toccano
  • Tre negatività (bassa, media, alta): metodi di fronteggiamento
  • Curo il mio negativo, Auto-osservazione, Interrogarsi
  • Negatività rivolta al facilitatore, come fare
  • Conduzione esperta di tre riunioni: produttiva, ascolto, apprendimento
  • Garbo “rispetta e spingi”, Connessione, Vantaggi-svantaggi
  • Bon-con (ammettere di non sapere), Mente del principiante (apertura e freschezza), Umile ricerca
  • Leggerezza e Scem-terapy, le attitudini e i tasti per creare un clima buono e divertente
  • Effetto Facebo (risveglio, regolazione), Emozioni positive, Meno prediche e più pratiche (3° liv.)
  • Casi concreti, esercitazioni, set teoria-nella-pratica. La vita è adesso, facilitare da subito!

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